Non tutti sono al corrente che alla forma di previdenza complementare (Fondo Pensione o Pip) sono state aggiunte nel tempo ulteriori vantaggiose caratteristiche.
La R.I.T.A. ne è un’importante e utile esempio. La RITA è la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, che permette a chi ne aderisce di ricevere in anticipo il capitale maturato dal proprio fondo pensione, che viene rimborsato in rate fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
Se l’aderente è iscritto da almeno 5 anni ad una forma di previdenza complementare:
- ha maturato almeno venti anni di contributi nei regimi obbligatori di appartenenza,
- ha cessato l’attività lavorativa e gli mancano meno di 5 anni per raggiungere l’età per la pensione di vecchiaia
- o se ha smesso da 2 anni l’attività lavorativa e gli mancano 10 anni alla pensione di vecchiaia.
Allora egli può richiedere tutto il capitale o parte di esso che viene ripartito in rate che saranno rimborsate dal momento dell’accettazione della richiesta e fino al raggiungimento dell’età per la pensione di vecchiaia.
L’Aderente ha comunque sempre la possibilità di revocare la RITA e interrompere il rimborso del capitale. In questo caso, la parte di capitale non rimborsato rimane investita nella forma pensionistica e l’Aderente riprende ad utilizzarla secondo le norme e le regole del prodotto.
In un contesto come quello attuale dove le incertezze lavorative sono sempre più frequenti e l’età pensionabile sembra sempre più un miraggio, avere un ponte che ci permette di attraversare il periodo di transizione tra lo stop lavorativo e l’età pensionabile sicuramente ci ripara da ansie importanti.
E questo si può ottenere destinando anche solo una piccola parte dei propri risparmi annualmente per la costituzione di un capitale che, tramite il fondo pensione, in futuro non è più solo destinato alla complementarietà della rendita pensionistica, ma diventa una vera e propria fonte di aiuto.