Sentenza straniera in italia: ne hai mai sentito parlare? Cos’è e come funziona il giudizio di riconoscimento delle sentenze straniere in Italia? È sempre necessario?
Sempre più cittadini straneri hanno scelto il nostro Bel Paese per vivere, lavorare e creare la propria famiglia. È proprio l’aumento di questo dato che ci pone molti interrogativi circa l’applicazione in Italia di sentenze straniere. Facciamo due esempi pratici.
Caso 1. Due cittadini marocchini divorziano in Marocco. La sentenza di divorzio è riconosciuta in Italia?
La risposta ad oggi è sì! Mentre prima occorreva un giudizio per il riconoscimento della sentenza straniera in Italia, ad oggi, vi è un automatismo. Pertanto si può annotare sull’atto di matrimonio estero – che deve essere prima regolarmente tradotto e strascritto nei registri anagrafici – la sentenza di divorzio estero.
Caso 2. Sulla sentenza di divorzio estera sono prescritti alcuni obblighi, quali ad esempio il versamento di un mantenimento in favore dell’ex coniuge; se l’obbligato/a non adempie, posso procedere direttamente con il pignoramento?
In questo caso, la risposta è no! In caso di attuazione, ovvero di esecuzione, della sentenza straniera in Italia, occorre procedere con un giudizio innanzi alla Corte D’Appello territorialmente competente – sezione volontaria giurisdizione – affinchè emetta un provvedimento di accertamento dei requisiti di riconoscimento ex art. 67 legge 218 del 1195. Tale procedura è soggetta ai costi di € 98 per contributo unificato e 27 € di marca da bollo. All’esito, in caso di accoglimento dell’istanza, si potrà procedere all’esecuzione in Italia ed il titolo per procedere, ad esempio con il pignoramento, sarà costituto dalla sentenza straniera unitamente al provvedimento della Corte D’Appello.
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