Per i cittadini fiscalmente residenti in Italia, la tassazione del capital gain è del 26%, in base al decreto-legge IRPEF – Spending Review, n. 66 del 24/04/2014. La stessa aliquota è applicata a tutti gli introiti derivanti da operazioni di natura finanziaria (come ad esempio, i dividendi, gli ETF e i Fondi Comuni).
Se l’investitore si avvale del regime amministrato, il proprio intermediario finanziario pensa agli adempimenti fiscali. Le imposte sono calcolate solo sulle plusvalenze (capital gain) effettivamente realizzate. Cosa significa? Il capital gain normalmente tassato al 26% deriva dal montante finale detratto del montante iniziale.
La Legge di Bilancio del 2023 ha introdotto nuove disposizioni in tema di tassazione degli OICR mobiliari ed immobiliari con i commi 112 e 113 dell’art. 1, L. n. 197/2022. Nello specifico, è prevista la possibilità di affrancare, ovvero considerare realizzati i proventi di natura finanziaria relativi alle quote o alle azioni degli OICR possedute alla data del 31 dicembre 2022.
Tale opzione deve essere realizzata tramite apposita comunicazione all’intermediario presso il quale è intrattenuto il rapporto di custodia, amministrazione, gestione di portafogli o altro stabile rapporto, entro il 30 giugno 2023.
L’imposta sostitutiva del 14% è versata dagli intermediari entro il 16 settembre 2023.
In conclusione, gli effetti dell’affrancamento considerano come “realizzati” i redditi di capitale ed i redditi diversi, con la conseguenza che, in caso di realizzazione di plusvalori, la tassazione complessiva definirà un risparmio di 12 punti percentuali rispetto a quella ordinaria.
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