Il nuovo codice dei Contratti Pubblici, entrato in vigore il 1° aprile del 2023, sarà efficace a partire dal 1° luglio di quest’anno (ad eccezione delle parti legate alla digitalizzazione che assumeranno piena efficacia dal 1° gennaio 2024). Si tratta di un codice che disciplina non solo gli appalti dei lavori, ma anche i contratti di servizi e forniture.
Più legato alla nostra realtà di profesionisti tecnici, il Nuovo Codice interviene sulle tappe per arrivare al progetto esecutivo di un’opera, andando ad eliminare il “progetto definitivo” (step intemedio dei precedenti codici) e introducendo la “fattibilità tecnico – economica” al posto del preliminare, un documento più completo che ha permesso di ridurre gli step per arrivare alla cantierizzazione di un’opera.
Si presume che lo scopo di questa “semplificazione” sia quello di ridurre i tempi della burocrazia (sempre molto ingarbugliata) per dare un maggiore impulso alla realizzazione delle grandi opere. Va però ricordato che ogni singolo step previsto dai vecchi codici prevedeva il coinvolgimento di soggetti diversi al fine di garantire una progettazione funzionale e per gradi.
La riduzione dei tempi della burocrazia inciderà negativamente sullo sviluppo dei futuri progetti? Questo lo potremo constatare solo nel prossimo futuro, quando il nuovo codice entrerà a regime.