Si è sentito molto parlare del nuovo Decreto Aiuti diventato legge il 15 luglio 2022, ma cosa comporta questo per la collettività?
Sono diverse le tematiche trattate dalla legge:
- bonus sociali per l’energia elettrica e gas
- azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico (per utenze domestiche e non)
- riduzione dell’Iva e degli oneri generali nel settore del gas
- semplificazione dei procedimenti di autorizzazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili
- modifiche al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia
- misure in materia di locazione
- misure per favorire l’incremento dell’offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata nella città storica di Venezia
- misure straordinarie in favore delle regioni e degli enti locali
In questo breve spazio però ci soffermeremo su un punto che sta a cuore a molti italiani e che riguarda il famoso Superbonus 110%, che negli ultimi tempi ha subito un’importante battuta di arresto a causa del blocco delle cessioni.
A tal proposito nel comma dedicato alle “Modifiche alla disciplina in materia di incentivi per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici” oltre a confermare l’estensione dei superbonus per le ville unifamiliari al 31/12/2022 (con uno stato di avanzamento dei lavori al 30/09/2022 superiore al 30%) si fa riferimento alla cessione del credito e allo sconto in fattura (introdotti con il d.l. 34/2020). Nello specifico la nuova norma consente alle banche e alle società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all’albo di cedere il credito a favore di soggetti diversi dai consumatori o utenti che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa, ovvero con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione.
Non sappiamo se questo aggiornamento effettivamente sbloccherà questa situazione di stallo che ormai permane da diversi mesi, sicuramente è un primo passo al quale dovranno seguirne altri al fine di rendere la cessione una concreta modalità alternativa all’impiego diretto dei crediti.
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