NewsAnziano affetto da demenza senile, quali tutele?

24 Novembre 2021
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Spesso ci si trova ad affrontare la difficile situazione di gestione dei genitori anziani affetti da demenza senile. Gli stessi, a causa di tale patologia che li rende meno lucidi, spesso intendono disporre di beni propri in modo del tutto irragionevole ed azzardato e  possono diventare  possibili vittime di truffe.

Uno degli strumenti che sicuramente può servire per tutelare l’anziano, capace di intendere e di volere, ma affetto da una patologia che lo rende impossibilitato  a gestire al meglio i propri interessi patrimoniali, di salute e cura, è l’istituto dell’amministrazione di sostegno, venuto alla luce  con la legge n. 6 del 2004,  in cui un amministratore, che spesso viene identificato nel figlio o in un parente stretto dell’anziano, possa coadiuvarlo a svolgere delle attività, per TUTELARLO.

Per aprire l’amministrazione di sostegno, è necessario fare ricorso al Tribunale del luogo di residenza dell’anziano, in cui si spiegano e comprovano le condizioni, anche patologiche, del soggetto e si richiede la nomina di un amministratore volto a curarne gli interessi materiali e non. Una volta esaminato il caso e visto di persona il soggetto da tutelare, il Giudice dichiara, ove necessario, l’apertura dell’amministrazione e, a seguito di giuramento, viene incaricato l’amministratore con poteri specifici di gestione patrimoniale e cura dell’anziano. 

Questo consente non solo di gestire al meglio l’anziano sotto il profilo di cura, salute e patrimonio, ma anche  di “filtrare” gli eventuali tentativi di truffa a cui sono purtroppo soggette le persone fragili.

L’amministratore, per gli atti di straordinaria amministrazione, quali ad esempio la vendita di un bene immobile, dovrà richiedere l’autorizzazione del Tribunale che valuterà l’opportunità o meno della cessione. Ogni anno infine, l’amministratore di sostegno dovrà rendicontare attivo e passivo patrimoniale nonchè informare il Giudice dello stato di cura e salute dell’anziano, in modo da comprovare la corretta gestione dell’amministratore, valutata  sempre ed unicamente nell’interesse principale del tutelato.